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Trasformare uno spazio urbano di passaggio in un luogo di comunità vissuto e identitario non è fantascienza. La chiave per iniziative di rigenerazione urbana di successo sta nel rafforzare il legame tra le persone e i luoghi che condividono, in un processo di sempre più stretta collaborazione tra attori pubblici e privati. Quali sono le altre regole per la buona riuscita di progetti condivisi per città vivaci e comunità felici?  

#1 La comunità è l’esperto

Per costruire qualcosa di valore per il territorio si parte sempre dal territorio. L’ascolto di chi vive un luogo è quindi il fondamento di qualsiasi intervento nello spazio pubblico. Si identificano le risorse, si comprendono le criticità e i bisogni su cui lavorare, si presta attenzione alla percezione degli spazi e alla prospettiva storica, che gli strati più anziani possono fornire. Un processo di co-progettazione che più sarà esteso, intergenerazionale e comprensivo delle diversità, più sarà di successo! 

Tapis Rouge, HaitiTapis Rouge, in un quartiere informale di Haiti, è uno spazio inclusivo multifunzionale che incoraggia le interazioni sociali e mira a creare un ambiente più sicuro, senza violenza né criminalità. Il design e il programma di animazione sono entrambi orientati alla comunità e stabiliti attraverso un approccio partecipativo: un modo per accrescere il senso di identità e di orgoglio dei residenti.  

#2 Creare un luogo, non un progetto di design

Per trasformare uno spazio poco performante in un luogo vitale non basta introdurre elementi di design estetici e ricercati. L’obiettivo è creare un luogo che abbia un forte senso di comunità e sia adatto all’uso e alle attività quotidiane. Questo non significa rinunciare ad arredi d’impatto o a soluzioni innovative, ma rimane fondamentale ricercare un equilibrio tra bellezza e funzionalità. 

Superkilen, CopenhagenSuperkilen è una versione contemporanea e urbana di un giardino universale, che attraversa i quartieri più multietnici e socialmente fragili di Copenhagen: una grande mostra delle 60 diverse nazionalità che abitano l’area circostante. Lo spazio integra tre piazze diverse: la piazza rossa combina mercato, cultura e attività sportive, la piazza nera è un salotto urbano e il parco verde comprende impianti sportivi e campi da gioco.  

#3 Fare rete

Il successo di un progetto nel portare un miglioramento sociale, culturale e di vivibilità urbana dipende dalla capacità di coinvolgere una rete di partner, ognuno con il proprio contributo, ognuno con le proprie peculiarità. Agli attori tradizionali, che sono le amministrazioni locali e il Terzo Settore, si sta sempre più aggiungendo quello dei brand in progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale. Il brand urbanism è un modo per le marche di esprimere infatti i propri valori lasciando qualcosa di utile e concreto al territorio, diventando quindi attori sociali attivi per comunità urbane sostenibili. 

Amenidades urbanas, CaracasAmenidades Urbanas è un progetto sportivo multifunzionale lanciato dal Comune di Caracas che è stato progettato con i rappresentanti della comunità. All’interno di un percorso di rigenerazione urbana della zona, volto a creare spazi pubblici ricreativi, cittadini associazioni e designer hanno lavorato insieme. Il risultato è una insieme di attrezzature e attività articolate in modo flessibile, che rispondono agli interessi diversi e in continua evoluzione dei residenti. 

#4 Imparare osservando

Osservare come le persone utilizzano o meno gli spazi pubblici è un po’ come ascoltare, permette cioè di costruire una visione chiara e accorta di uno spazio. Quali attività mancano? Quali potrebbero essere incorporate? Inoltre, quando questi spazi saranno costruiti, continuare ad osservarli darà un’idea di come gestirli e farli evolvere nel tempo. 

Five Fields Play StructureFive Fields Play Structure è una struttura ludica che vuole promuovere il gioco tra vicini di casa, come fosse un cortile condiviso. L’intervento ha un carattere sperimentale, cioè con una progettazione minima che lascia spazio ad un uso creativo dei blocchi di legno che lo compongono: una sfida per l’immaginazione dei bambini che imparano anche un modo diverso di abitare lo spazio pubblico. 

#5 Avere una visione globale

La visione dietro un progetto o uno spazio deve nascere dalla comunità di riferimento, al fine di introdurre un senso di orgoglio nelle persone che vivono e lavorano nell’area circostante. Da questa visione discende tutto il resto, il tipo di attività da realizzare e l’immagine da ritrarre. 

Hussein Bin Talal ParkConsiderato uno dei primi spazi pubblici contemporanei nel Caucaso russo, Hussein Bin Talal Park mette a disposizione uno skatepark, campi sportivi, un parco giochi, aree ricreative, uno stagno, un anfiteatro e molto altro. In un’area di conflitto, la visione principale era di eliminare i segni di distruzione e degrado dagli spazi pubblici e creare per la città un nuovo tipo di centro urbano in grado di attrarre residenti di età diverse, collegando cultura nazionale e infrastrutture moderne. 

#6 Iniziare in piccolo: interventi leggeri, veloci, economici

La complessità degli spazi pubblici rende inizialmente difficile fare tutto e farlo bene. Gli spazi migliori sperimentano quindi miglioramenti a breve termine che possono essere testati e perfezionati di continuo. Arredi urbani mobili, parklet, arte urbana pavimentale, strade scolastiche sono tutte iniziative di urbanistica tattica di grande impatto, ancora troppo poco valorizzate.  

Hussein Bin Talal ParkUrban Bloom è un esperimento che ha trasformato quello che era un parcheggio in un giardino urbano sostenibile, facendo affidamento su materiali riutilizzati e riciclati. Impilati per produrre un paesaggio ondulato dalle molteplici funzionalità (incontri casuali, mini-conferenze, attività sociali), i pallet di legno creano una piattaforma che genera un giardino aperto e accogliente. Il progetto incoraggia i visitatori a esplorare lo spazio e interpretarne lo scopo attraverso le proprie esperienze e necessità.

#7 Triangolare

La triangolazione, secondo Holly Whyte, è il processo mediante il quale uno stimolo esterno fornisce un collegamento tra le persone e spinge gli estranei a parlare con altri estranei come se si conoscessero. In uno spazio pubblico, la scelta e la disposizione di diversi elementi in relazione tra loro può mettere in moto il processo di triangolazione, avvicinando le persone. 

Pop-Up! Street Furniture Pop-Up! Street Furniture ha trasformato il centro di Seattle per due settimane, introducendo nelle strade otto moduli mobili che possono essere combinati per creare infinite configurazioni, dalle sedute agli spazi di gioco. La possibilità di interagire e cambiare l’ambiente seguendo le proprie intenzioni ha prodotto un hub temporaneo per la conversazione, il gioco e la socialità.  

#8 Non si finisce mai

I servizi hanno bisogno di aggiornarsi, le attrezzature si consumano, le esigenze cambiano di continuo nell’ambiente urbano. Essere aperti al cambiamento e avere la flessibilità gestionale per attuarlo è ciò che determina spazi pubblici vitali e al passo con i tempi. 

Green CloudGreen Cloud è un metodo di gestione innovativa dell’acqua piovana, che vuole anche fornire verde e comfort ai residenti di un complesso abitativo in Cina. L’idea, facilmente replicabile, sfrutta le superfici dei tetti messe a verde, con possibilità di implementare anche tecniche di agricoltura urbana. L’iniziativa ha creato però anche spazi di condivisione per i residenti, in cui vengono introdotte spontaneamente nuove attività culturali e sociali, rendendo il progetto in continua evoluzione. 

Casi e regole ci indicano che il giusto approccio alla rigenerazione degli spazi pubblici è condiviso, plurale, mirato sulle esigenze di una comunità che partecipa attivamente alla progettazione e alla gestione dei propri spazi. 

 

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PER APPROFONDIMENTI:

Elena Franco, Placemaking, un modo diverso di pensare e vivere lo spazio pubblico, Il Giornale dell’Architettura

Anfiteatro ad Haiti, Domus

Superkilen: un modello di rigenerazione urbana inclusiva, Brand for the City

Danae Santibañez, Urban Amenities, ArchDaily

Five Fields Play Structure, ArchDaily

María Francisca González, Hussein Bin Talal Park, ArchDaily

Joanna Wong, Urban Bloom, ArchDaily

Christele Harrouk, 11 Rules to Follow When Creating Vibrant Public Spaces, ArchDaily

Finn MacLeod, Get Playful on the Streets of Seattle with “Pop-Up! Street Furniture” from LMN Architects, ArchDaily

HAN Shuang, Green Cloud, ArchDaily