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I fiumi che attraverso le nostre città hanno sempre avuto un ruolo cruciale. Oltre ad essere vie percorribili per il commercio e la navigazione, in passato hanno anche garantito momenti di svago e socializzazione in ambito urbano. Nella prima età industriale, ad esempio, le estati lungo il Tamigi e la Senna erano contraddistinte dalla presenza di numerosi nuotatori e pescatori. Attività che erano perfettamente integrate con lo stile di vita urbano che le due città europee, Parigi e Londra, cominciavano a sperimentare.
Tuttavia, fu proprio il governo francese, nel 1923 a bandire ufficialmente il nuoto lungo le rive cittadine della Senna. La crescente urbanizzazione e industrializzazione delle metropoli europee (ma anche di quelle extraeuropee) ha reso infatti, col passare del tempo, i fiumi delle aree urbane inaccessibili alle persone.
I grandi corsi d’acqua che attraversano le città sono diventati spesso un contenitore per le acquee reflue, con tanto di rischio per la salute pubblica. Secondo uno studio di qualche anno fa, riportato dal Guardian, centinaia di fiumi in tutto il mondo registravano un preoccupante livello di inquinamento antibiotico. A questo va aggiunta la presenza di sostanza tossiche che hanno progressivamente distrutto gli ecosistemi fluviali. L’urbanizzazione e il crescente consumo di suolo nelle città, inoltre, ha deviato, incanalato e modificato il naturale corso dei fiumi, rendendo spesso le stesse città vulnerabili alle inondazioni.
Agire sulla pulizia e il miglioramento dei fiumi urbani, secondo l’European Centre for River Restoration, significa rendere le nostre città più sicure, sostenibili, e inclusive. Migliorare i corsi d’acqua che attraversano i centri urbani, infatti, può risultare un importante fattore contro gli effetti dei cambiamenti climatici. I fiumi possono contenere le inondazioni e prevenire i danni derivanti dagli eventi climatici estremi, così come abbassare le temperature e combattere le ondate di calore che investono le città. Ripulire i fiumi dagli agenti inquinanti e dalle acque reflue significa anche ridare vita ad ecosistemi ed habitat migliorare la biodiversità. Inoltre, le rive dei fiumi che bagnano i centri cittadini possono diventare luoghi di socializzazione, inclusione e di placemaking.
Alcune città europee hanno dimostrato che è possibile agire sui fiumi per migliorare la vita delle persone su più livelli. Altre, stanno cominciando a muoversi in questa direzione.
Vediamole insieme.
Il fiume Isar a Monaco di Baviera
Negli anni 2000, la città di Monaco di Baviera aveva avviato un importante progetto per riqualificare il fiume Isar, con l’obiettivo principale di espandere le pianure alluvionali – ovvero, quegli spazi in cui far defluire l’acqua in caso di ingrossamento del fiume – e accogliere le acque che fluiscono dallo scioglimento delle nevi. Il progetto mirava quindi a ridurre il rischio di alluvioni, ma parallelamente, a migliorare la flora e la fauna del fiume. Oggi, grazie a quel progetto, l’Isar non è soltanto un fiume (pulito), ma una “infrastruttura verde” capace di migliorare la vita a tutti i cittadini. Che trovano ristoro durante le giornate più calde, che socializzano sulle spiagge urbane. Un fiume che è anche simbolo di inclusione, magari per quelle persone che non possono permettersi una casa con spazi verdi. Ad un giornalista del New York Times, un bagnante urbano di Monaco ha detto: “Non ho un balcone, non ho un giardino, ma ho l’Isar”.
Basilea, Berna, Zurigo
Può una città senza mare avere la più alta densità di stabilimenti balneari al mondo? Sì, se quella città si chiama Zurigo, e sì perché la Svizzera, a partire dagli anni ’80, si è impegnata a rendere i fiumi (e i laghi) delle sue principali città balneabili, puliti e sostenibili. Lungo le rive del fiume Limmat si svolgono concerti, tornei di beach volley e tuffi.
A Basilea invece, la gente attraversa la città lasciandosi trascinare dalla corrente del Reno, o si riposa lungo le spiagge in cui la corrente è meno forte. Lo stesso accade sulle acque dell’Aar, a Berna: i pendolari galleggiano con zaini impermeabili per andare al lavoro.
Progetti di riqualificazione fluviale in ambito urbano
Altre metropoli europee si stanno invece attivando per rendere i loro fiumi più puliti, sostenibili e sicuri. A Berlino, il progetto di rigenerazione urbana Flussbad Berlin ha l’obiettivo di rendere balneabile il canale della Sprea, lungo l’Isola dei Musei. Il fulcro della cultura berlinese. A Londra, il progetto Thames Tideway intende ripulire il Tamigi e renderne una parte balneabile. A Parigi, i grandi progetti avviati con l’arrivo delle Olimpiadi prevedono l’ambizioso Piano di Nuoto. Un progetto per rendere – dopo oltre un secolo – la Senna balneabile e ospitare alcuni eventi olimpici. Il progetto di pulizia della Senna si sta rivelando più difficile del previsto. Tuttavia, se la città riuscisse nell’intento, la balneabilità della Senna diventerebbe uno degli elementi di legacy più significativi per la città.
I fiumi come attivatori sociali
Come si è già visto, migliorare la qualità delle acquee dei fiumi urbani porta vantaggi tangibili sulla qualità della vita delle persone. Oltre che migliorare la biodiversità e rappresentare un elemento di contenimento contro gli effetti del cambiamento climatico, le spiagge fluviali possono diventare un presidio di socialità, di inclusione e di benessere urbano. Elena Granata include le spiagge urbane nella sua definizione di “zone della felicità dello spazio aperto”. Riportando, fra gli altri, gli esempi delle spiagge libere di Graz, Vienna, Praga, Utrecht. Città che, insieme alle altre, hanno saputo rendere le spiagge dei fiumi che le attraversano luoghi che uniscono, e non spazi che dividono.
L’augurio, è che anche in Italia si possa cominciare a pensare ai fiumi come possibili elementi di attivazione sociale, come oasi contro le ondate di calore e come un’opportunità per migliorare il profilo urbano delle nostre città. Senza tralasciare le opportunità di contenimento contro le alluvioni.
Per scoprire di più:
Urban Waterways Reborn: European Cities Leading the Change in River Restoration and Revitalization – ArchDaily
City swimming, Swiss-style: a ride down the Rhine in Basel – The Guardian
Restoring European rivers and lakes in cities improves quality of life – European Environment Agency
World’s rivers ‘awash with dangerous levels of antibiotics’ – The Guardian
Spiagge Urbane, Fare il bagno nel fiume in pieno centro non è mai stato così cool – Linkiesta
Sotto l’asfalto c’è la spiaggia – The Map Report
Let Them Swim – The New York Times