«Sembra di liberare il suolo», ingabbiato com’è, dopo i furiosi anni di urbanizzazione, da cemento e asfalto.

A pronunciare questa frase è stata Katherine Rose, in un’estate in cui lei e altre 50 persone hanno rimosso quasi 2000 mq di cemento dal terreno di una chiesa di Portland, Oregon. Ed è proprio dalla città americana, vittima di un progressivo innalzamento delle temperature, che nasce, nel 2008, l’associazione Depave, di cui Katherine Rose ricopre il ruolo di communication and engagement coordinator.

Nata come associazione volontaria, sul sito di Depave si legge che l’associazione vuole “immaginare una città sostenibile come un luogo in cui le persone e la fauna selvatica coesistono e prosperano tra aria pulita, acqua pulita, robuste foreste urbane, agricoltura locale e comunità sane”.

La tecnica per raggiungere questi risultati è la depavimentazione (o depaving, da qui il nome dell’associazione) ovvero, il processo per cui si eliminano cemento e asfalto per favorire il suolo naturale e la ricrescita della vegetazione con tutti i vantaggi che ciò comporta. Un movimento, quello della depavimentazione che si sta espandendo sempre di più in varie città del mondo.

Place_de_catalogne_depavingUn processo dai risultati concreti

Liberare, per usare l’espressione di Rose, porzioni dello spazio urbano da cemento e asfalto per favorire il suolo naturale ha effetti positivi e concreti su più aspetti. Dalla salute e benessere delle persone, alla “funzionalità” e resilienza della città.

Il terreno naturale è un ecosistema vivo, in cui può prosperare la vegetazione. All’interno di una città, maggiore vegetazione significa ridurre gli effetti – sempre più pesanti – delle isole di calore. Le piante sono infatti capaci di assorbire calore, mentre asfalto e cemento partecipano sensibilmente all’aumento delle temperature. La depavimentazione è quindi un ottimo strumento di difesa contro le ondate di calore, i cui risultati sono concreti e misurabili.
Uno studio della NASA, che ha avviato una collaborazione proprio con l’associazione Depave, ha dimostrato l’impatto della tecnica sulla città di Portland. I risultati sono sorprendenti: quattro siti su sei in cui l’associazione ha condotto lavori di depavimentazione hanno mostrato una sensibile diminuzione delle temperature superficiali, raggiungendo, in un caso, una diminuzione della temperatura media di oltre 7°F.

DepavingPer diretta conseguenza dell’abbassamento della temperatura, si assiste anche ad un abbassamento delle emissioni di carbonio. Città naturalmente più fresche, infatti, hanno bisogno di meno energia per essere raffreddate artificialmente, quindi una riduzione dei consumi, ad esempio, dei condizionatori. Inoltre, le piante e gli spazi verdi fungono da pozzi di assorbimento della CO2: si riduce così l’inquinamento atmosferico e si aumentano i benefici per la salute delle persone, soprattutto per quanto riguarda le malattie respiratorie. Le attività di depavimentazione possono inoltre favorire la socializzazione e il benessere psicologico delle comunità. Come insegna l’associazione Depave, spesso i lavori sono condotti da volontari e persone che si auto-organizzano collettivamente. Tuttavia giardini, parchi e verde urbano hanno un effetto positivo sull’umore delle persone anche se queste non sono coinvolte nella loro realizzazione. Un’oasi verde può facilmente diventare un luogo di socializzazione, ed anche esteticamente partecipa a migliorare l’ambiente circostante.

Depavimentare, inoltre, ha un diretto effetto sulla salute della biodiversità, sul suo aumento e sulla sua ricchezza. Nel West End a Londra, sono stimate tra le 20 e le 40 coppie nidificanti di codirosso spazzacamino. Un uccello selvatico che ha sta ri-popolando una delle zone più trafficate di Londra, senza che sia stato reintrodotto dall’uomo. Grazie ad interventi di depavimentazione e lo sviluppo di corridoi verdi ravvicinati (ad esempio, fra un parco, una zona verde e un tetto piantumato), l’uccello è tornato a vivere un territorio su cui era sparito naturalmente.

Ultimo, ma non meno importante, dei vantaggi prodotti dalla depavimentazione è quello di rappresentare un importante scudo contro gli effetti del cambiamento climatico. Il già citato effetto sul calore non è infatti l’unica conseguenza positiva che l’eliminazione di cemento e asfalto porta con sé. La pavimentazione dura ha il difetto di essere impermeabile, mentre il suolo naturale, grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua, può rendere le città “spugnose” e prevenire gli effetti delle inondazioni provocate dalle piogge estreme che sempre più spesso si verificano.

leuven_depavingUn movimento in crescita

Da quando Depave ha iniziato la sua attività nel 2018, sono tante le città e i cittadini che stanno, fortunatamente, adottando la depavimentazione come tecnica per migliorare lo spazio urbano.

In Canada, Depave Paradise trae diretta ispirazione dai colleghi di Portland e i suoi progetti hanno già liberato da asfalto e cemento 16.385 mq di territorio. Il programma dell’amministrazione londinese, “De-pave your garden” invita i cittadini a “rinverdire” i loro patio, per rendere Londra più verde, salubre, capace di resistere alle alluvioni, fresca e accogliente per le specie selvatiche.

A Parigi invece, un ambizioso progetto sta rendendo Place de Catalogne una foresta urbana di grandi dimensioni. Sono già stati piantumati 470 alberi. Il calcestruzzo, si legge, “ha lasciato posto a 4.000 mq di foresta” . Lovanio, in Belgio, stima che la rimozione di 6800 metri quadri di cemento ha consentito l’infiltrazione di 1,7 milioni di litri d’acqua, proteggendo la città sia dalle piogge intense che dalla siccità.

Place de catalogne depaveAnche Milano sta avviando sperimentazioni e soluzioni che prevedono la depavimetnazione, per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare lo spazio urbano della città. Il Piano Arie e Clima prevede numerosi interventi di sperimentazione e progetti pilota, attraverso una mappatura di possibili luoghi in cui agire attraverso depavimentazione, individuando circa 249.000 metri quadri su cui potenzialmente intervenire.

La depavimentazione è una tecnica relativamente semplice, ma sicuramente efficace, e che consente alle città di rinascere nel loro profilo “verde”. In modo da resistere così alle conseguenze del surriscaldamento e di migliorare la vita non soltanto dei cittadini, ma anche di flora e fauna.

 

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Per scoprire di più:

The cities stripping out concrete for earth and plants – BBC

Depave

Portland Urban Development – NASA

How do you bring wildlife back to the city? – BBC

The ‘spongy’ cities of the future – BBC

Depave Paradise

De-pave your garden – London Assembly

Une forêt urbaine prend vie place de Catalogne – Paris

La rivincita della natura sugli spazi di cemento – La Svolta

Piano Aria e Clima – Comune di Milano