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Parlare di street art significa per molti parlare di arte pubblica. Invece la street art è parte del grande contenitore che è l’arte pubblica: una forma d’arte d’impatto, identitaria e universale, che viene riconosciuta come motore di rigenerazione urbana. 

Si può incontrare camminando per strada, fuori dai confini dei luoghi di cultura istituzionali e spesso in quartieri di periferia. L’importante, perché questi progetti abbiano un impatto reale e duraturo, è che non si consideri lo spazio pubblico come un vuoto da riempire. Il fulcro di tutto è la comunità e il suo ruolo attivo nel processo artistico. Si tratta di costruire comunità, non semplicemente di costruire qualcosa per la comunità. 

Diffusa, accessibile, partecipata 

Opera di Christo a MilanoL’arte pubblica occupa uno spazio pubblico, sia materiale sia simbolico, ponendosi come attivatrice del dibattito comune. Le opere possono essere temporanee o permanenti e, in ogni caso, hanno il grande pregio di essere accessibili a tutti, fuori da luoghi tradizionalmente percepiti come elitari quali musei e gallerie. L’interazione con il contesto in fase creativa rende l’opera site-specific, in relazione con l’identità del luogo e/o delle persone che lo vivono. Si può trattare quindi di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, una piattaforma in grado di attrarre, attivare e coinvolgere i cittadini. 

I benefici che derivano da programmi culturali, e dall’arte pubblica, nella rigenerazione urbana possono essere molteplici. Dalla maggiore coesione sociale a una percezione locale migliorata, dalla promozione della cittadinanza attiva alla costruzione di partnership pubblico-private di successo.

Simboli identitari delle città 

Scultura LOVE di Cattelan in piazza Affari a MilanoSuccede che interventi di arte pubblica, spesso pensati come provvisori, finiscano per diventare un elemento riconoscibile che contraddistingue e rappresenta una città. È un processo che non si controlla e che nella sua spontaneità e imprevedibilità dimostra la potenza identitaria dell’arte. Chi non conosce il dito medio (L.O.V.E.) di Cattelan che svetta irriverente in piazza Affari a Milano? O ancora, Ago, filo e nodo di Oldenburg e van Bruggen, che caratterizza da anni la piazza antistante la stazione Cadorna, come omaggio alla capacità realizzativa e creatività che scorrono nel DNA della capitale della moda?  

Veicolare significati  

La potenza comunicativa dell’arte risiede nella sua capacità di essere rilevante nei confronti dei temi d’attualità. L’arte pubblica può portare all’attenzione questioni sociali, politiche ed economiche, mandando messaggi d’impatto e innescando il dibattito pubblico.  

Opera in onore dell'accoglienza ai migranti albanesi a BariSono persone 8.8.1991, opera site-specific di Jasmine Pignatelli narra visivamente, in codice Morse, la frase di accoglienza dei profughi albanesi a Bari, pronunciata dall’allora sindaco. L’impatto di questo intervento è rimarcato dalla presenza di un’opera gemella in Albania, oltre alla sua collocazione di fronte al mare, in un edificio di edilizia popolare, da poco rigenerato e restituito alla cittadinanza. 

Mani che sorreggono Venezia di QuinnUn’altra opera di grande potenza visiva sono le famose mani di Lorenzo Quinn, comparse a Venezia per sorreggerla nella sua fragilità, dovuta anche al cambiamento climatico e al sovraffollamento turistico. Una presa di posizione che può piacere o meno, ma sicuramente forte e provocatoria. 

Opera con dondoli colorati tra USA e MessicoUna dichiarazione d’intenti anche più forte è l’installazione di dondoli rosa apparsi nel 2019 a cavallo del muro tra Messico e USA. Un invito a costruire ponti tra comunità e connessioni attraverso il gioco: le testimonianze video che documentano la partecipazione di grandi e piccoli da entrambi i lati sono l’immagine più rappresentativa della risonanza di questo tipo di operazioni. 

Placemaking: da spazi a luoghi 

In città sempre più svuotate di senso di appartenenza e comunità, popolate da “non luoghi”, il ruolo dell’arte pubblica può essere determinante. Fare rigenerazione significa rinsaldare l’identità dei cittadini con i luoghi che vivono, creare un senso di riconoscimento. Come può avvenire tutto ciò? Ascoltando il territorio e coinvolgendo le comunità in opere artistiche che diano forma a queste identità in evoluzione. 

Progetto di arte partecipata in Cameroon, con alberi artificiali con materiale riciclatoIn Cameroon, gli alberi a chioma ampia sono tradizionalmente luogo di ritrovo della comunità ma negli ultimi anni la deforestazione ha indebolito il tessuto sociale e l’aspetto umano dello stare insieme. Osservando lo spazio pubblico, la cultura e le interazioni tra persone, l’artista Keiff ha ricreato una piazza di alberi artificiali, composti da materiali riciclato e colorato. La comunità è stata coinvolta grazie all’assunzione di giovani disoccupati, sia per la costruzione delle strutture sia per mantenere vivace e popolato questo nuovo punto di ritrovo. Un intervento rispettoso che omaggia le tradizioni locali, forma e dà occupazione ai giovani del posto e riusa materiale plastico. 

Opera partecipata a Taiwan, che raccoglie le memorie quotidiane di persone comuniUn collettivo di artisti di Taiwan, Hong Kong e Filippine ha invece coinvolto i cittadini in un’opera partecipata che raccolga la memoria collettiva della quotidianità di Paesi colonizzati. L’opera in sé è una casa costruita con 2.000 mattoni di vetro trasparente che contengono oggetti della vita di ogni giorno, donati dalla popolazione locale: sono chiavi, scarpe, giochi, utensili da cucina, fino a ricordi più personali. Una collezione che non risponde alle rigide regole museali ma è co-creata e attiva lo spazio in cui si trova, rendendolo fulcro di incontri e conversazioni. 

Inside Out di JRUn altro intervento partecipato è Inside Out di JR che lavora all’intersezione tra fotografia, impegno sociale e arte contemporanea. Il progetto, realizzato in più di 140 Paesi, raccoglie i ritratti e la presa di posizione su temi attuali che persone comuni decidono di condividere.  

 

Tutti questi casi ci raccontano che integrare l’arte nel contesto pubblico, ascoltando e stimolando le persone a riappropriarsi dei propri luoghi, è un modo innovativo per rigenerare città e comunità. 

 

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PER APPROFONDIMENTI:

Arte pubblica in Italia, una guida, Corriere della Sera

Chiara Testoni, 15 opere di arte pubblica che sono il simbolo di una città, Domus

Luca Palermo, The role of art in urban gentrification and regeneration: aesthetic, social and economic developments

Public art: (public) art and public space, Università di Belgrado

Lanre Bakare, Pink seesaws across US-Mexico border named Design of the Year 2020, The Guardian

Palaver Tree, Institute for Public Art

Daily, Institute for Public Art

Case studies, Institute for Public Art

Arte partecipata: l’opera dello street artist JR sbarca a Milano, Fuorisalone