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In Italia c’è un borgo legato indissolubilmente alla storia e alla cultura del graffiti writing. Parliamo di Quattordio, in provincia di Alessandria, che dal 1984 ha messo il suo nome sulla mappa dell’arte urbana diffusa nel nostro Paese. 

Urban art, graffiti, street art: quali differenze? 

Quando si parla di creatività urbana oggi, l’urban art è la categoria madre che contiene diverse forme espressive (oltre la pittura su muro), tra cui la land art, l’urbanismo tattico, la flower art, l’arte diffusa. Tra le più caratteristiche sicuramente il graffitismo (o writing), cioè la scrittura di parole e più spesso di firme storicamente mossa da ragioni di attivismo e considerata illegale. La street art è una categoria fluida che agisce su grandi e piccole dimensioni. Tra le tecniche distintive si possono citare stencil, stickers, wallpaper oltre alla pittura vera e propria di derivazione artistica (ad esempio i grandi dipinti murali del Messico di Diego Rivera).  

Le origini: il graffitismo storico  

Il 1984 è l’anno in cui fu organizzata in Italia “Arte di Frontiera”, la più importante mostra europea dedicata al graffitismo e alla street art. L’azienda di vernici di Quattordio (Industria Vernici Italiane) era quella che oggi chiameremmo lo sponsor. Fu proprio il brand ad invitare a Quattordio alcuni artisti americani di prim’ordine – Phase 2Delta 2 ed Ero – che realizzarono le proprie opere nella piazza centrale del paese. Opere che dopo quasi 40 anni si possono ancora ammirare. 

Una nuova esigenza: tutelare e conservare l’urban art 

Gli interventi di urban art sono per loro natura temporanei – anche a causa delle materie utilizzate. Complici anche i social, negli ultimi anni è maturato un nuovo interesse per questo tipo di espressioni creative. Consapevolezza che ha raggiunto anche le amministrazioni pubbliche, che si stanno attrezzando con uffici dedicata all’arte urbana (si vedano Milano o Torino). Si pone quindi anche la questione della tutela e della conservazione di queste opere, riconoscendo il loro valore culturale. Qualche tentativo di restauro è stato messo in atto a partire dagli interventi ormai storici degli anni ‘80. 

È successo anche per le opere di Phase 2 e Delta 2 a Quattordio, sulle quali è stato avviato il primo caso mondiale di restauro conservativo su un muro di graffiti writing. 

Oggi: il festival Quattordio Urban Art 

Per preservare e tramandare la valenza culturale del luogo – arricchendone l’eredità – la galleria milanese Stradedarts cura in loco un progetto biennale, il festival Quattordio Urban Art. Giunto alla sua terza edizione, il progetto vuole creare un museo urbano, un percorso artistico che conterà oltre 30 muri site specific. Il testimone lasciato dagli artisti americani è stato così raccolto da giovani artisti che si esprimono con un linguaggio contemporaneo.  

Un museo a cielo aperto che si è arricchito di venti nuovi muri già nelle due precedenti edizioni. Con l’ulteriore aggiunta di un museo permanente che racconta a turisti e curiosi la storia del paese legata a questa cultura. 

Altre 10 opere verranno realizzate nel 2023 da dieci urban artist, scelti tra i migliori rappresentanti italiani dei linguaggi del graffiti writing e della street art. Gli organizzatori dell’evento sono pronti ad accogliere brand partner desiderosi di rafforzare il legame con il territorio e di sostenere l’arte urbana in un luogo “sacro” per la storia di questa forma artistica. 

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PER APPROFONDIMENTI:

Quattordio Urban Art, Comune di Quattordio

Quattordio Urban Art, pagina Facebook

Quattordio Urban Art, pagina Instagram

Photos by Quattordio Urban Art