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Come scegliamo dove vivere o dove aprire una nuova attività? Tra i fattori consideriamo sicuramente quanto una città è attrattiva. Sul lato economico, infrastrutturale e dei servizi.  

Illustrazione di una città, con edifici con molto verde e alberi, che contrastano uno sfondo fatto di inquinamentoSi tratta di place branding, che considera l’identità competitiva di un luogo. Succede per le città ma anche per le nazioni. Negli ultimi anni, la sostenibilità è entrata di diritto tra gli elementi che determinano il brand di una città. City branding e sviluppo urbano sostenibile hanno infatti una relazione a doppio senso: la percezione della competitività di una città attrae risorse per lavorare su infrastrutture e servizi per la comunità; che a loro volta aumentano l’attrattività di una città, considerata come modello di sostenibilità a tutto tondo. 

Cosa rende una città attrattiva? 

Lasciando da parte l’attrattività turistica, concentriamoci sul valore della sostenibilità urbana per il tessuto sociale ed economico. C’è sicuramente un primo livello “tangibile”: infrastrutture, servizi, mobilità, spazi verdi per la comunità. Su questo si costruisce un secondo livello, quello della partecipazione e della cittadinanza attiva: i cittadini sono attori attivi nelle decisioni che riguardano la propria comunità, arrivando anche a gestire direttamente alcuni beni comuni (ad esempio gli orti condivisi).  

Quindi, quali sono alcune iniziative che rendono sostenibile una città? 

  • Bici a noleggio per muoversi in città sfruttando la sharing mobility.Implementare una rete di trasporti accessibili e sostenibili, che sia con l’utilizzo di energia pulita, con la messa in sicurezza delle piste ciclabili o con l’incentivo della sharing mobility. 
  • Progettare spazi pubblici ascoltando le comunità di fruitori, per incoraggiare la socialità, l’inclusione e la creazione di comunità di prossimità e di cura.  
  • Garantire ad ogni cittadino l’accessibilità ad almeno uno spazio verde nei dintorni della propria abitazione. I benefici del verde sul benessere fisico e psicologico sono ormai comprovati, e vanno ad aggiungersi agli effetti di mitigazione ambientale di cui le città necessitano. 
  • Facilitare meccanismi di cooperazione tra amministrazioni, cittadini e imprese per raggiungere obiettivi condivisi. Tra questi, una pratica di successo è quella dei patti di collaborazione, stipulati tra i vari attori per raggiungere un obiettivo comune, che spesso riguarda la rigenerazione e la gestione di beni comuni. 
  • High Line New York. Passeggiata verde da ex circuito ferroviario rigenerato.Valorizzare l’esistente attraverso la rigenerazione urbana: un modo per garantire la trasformazione “smart” con emissioni inferiori e, allo stesso tempo, per “ricucire” il tessuto di relazioni e di servizi nelle comunità. 
  • Promuovere pratiche circolari, come quelle messe a disposizione dalla sharing economy o come il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari. 

Misurare il city branding: gli indici 

Ci sono molti indici che valutano l’attrattività delle città, di cui forse il più generico è il City Brand Index. Tuttavia, a dimostrazione della crescente rilevanza della sostenibilità urbana, i progressi delle città si misurano anche con nuove metriche, improntate a valutare questo aspetto nelle sue sfaccettature. 

Piantina dell'Italia che con diversi colori e dimensioni mostra la qualità della vita nella città italiane.Per una visione globale c’è il Sustainable Cities Index, che valuta la sostenibilità secondo tre pilastri: pianeta, persone ed economia. In questa classifica svettano i paesi scandinavi – Oslo, Stoccolma e Copenaghen sono sul podio – ed è interessante notare che nelle prime 20 posizioni, più della metà sono città europee. Sulla stessa linea, il Liveability Ranking and Overview determina le città più vivibili considerando i parametri di stabilità, salute, cultura e ambiente, educazione ed infrastrutture. Così come, ogni anno, le città italiane vengono classificate a seconda della qualità della vita, tenendo conto di lavoro, ambiente, salute, sicurezza e cultura. 

Persone che vanno in bicicletta in sicurezza in città, percorrendo piste ciclabili.Si può notare già da una panoramica generica che la sostenibilità (nella sua concezione più ampia) fa da padrona in gran parte dei parametri considerati. In ogni caso, ci sono classifiche per tutti i gusti, utili anche per indirizzare amministrazioni e soggetti privati nell’impegno per città sostenibili. Un esempio? Per conoscere la situazione della mobilità ciclabile c’è il Global Bicycle Cities Index: quantità e qualità delle infrastrutture, uso e sicurezza nell’uso del mezzo, propensione a servizi di sharing hanno incoronato Utrecht come città più ciclabile del 2022. 

Qualche considerazione sull’Italia 

Cercare l’Italia in questi report richiede sempre un po’ di pazienza: se l’attrattività turistica del nostro Paese ci posiziona in alto, c’è ancora del lavoro da fare per rendere competitive le nostre città riguardo lo sviluppo urbano sostenibile. Consultare questi indici non deve però essere un processo punitivo, anzi può ispirare a seguire l’esempio di chi già da anni riflette e investe sul futuro delle città. Che siano interventi grandi o piccoli, è tuttavia chiaro che i risultati si possono ottenere solo con uno sforzo collettivo. I privati, che siano singoli cittadini, brand o soggetti del Terzo Settore, possono contribuire (e poi beneficiare) in modo unico e complementare allo sviluppo di città sostenibili e attrattive.  

 

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PER APPROFONDIMENTI:

Rachel Collison, What is Place Branding?, Nifty

Martina Panarello, City Branding: comunicare l’identità di una città, Marketing Espresso

City Brand Index 2022

Sustainable City Index 2022

The Global Liveability Index 2022

Qualità della vita 2022, Sole 24 Ore

Global Bicycle Cities Index 2022