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Bambini, genitori, associazioni stanno facendo sentire la loro voce: traffico, smog, pericoli negli spazi antistanti le scuole sono problemi sempre più sentiti. Ne è prova il gran numero di richieste ricevute dal Comune di Milano per liberare le vie davanti agli edifici scolastici dalle auto, almeno negli orari di entrata e uscita.  

Bambini e genitori dipingono segnaletica colorata per terra.Questa sensibilità è nata in modo spontaneo e si esprime – oltre che con richieste formali alle municipalità – con il lancio di campagne di sensibilizzazione e mobilitazione, anche di respiro internazionale. La coalizione europea Clean Cities Campaign, che riunisce oltre 60 associazioni ambientaliste, ha lanciato una giornata di mobilitazione sulle strade scolastiche – Street for Kids! 

Ma cosa sono le strade scolastiche? 

Le strade scolastiche 

Sono strade o piazze adiacenti ad una scuola, in cui viene vietato il traffico di autoveicoli privati in modo temporaneo o permanente. Oppure, vie in cui viene messo in sicurezza un percorso o ridotta la carreggiata in favore della viabilità pedonale. L’obiettivo principale è rendere la scuola raggiungibile in sicurezza a piedi o in bici e vivibile anche nei suoi spazi esterni. 

Piazza pedonale colorata, con panchine, persone sedute e giochi per bambini.Da cosa deriva questo interesse per lo spazio davanti agli ingressi delle scuole? È sicuramente uno degli spazi urbani che i bambini vivono con più intensità: ci si costruiscono le prime amicizie, si sperimentano le prime autonomie e le prime relazioni sociali. Immaginando che uno studente ci si soffermi anche solo una mezz’ora al giorno, ci passerà circa 800 ore durante la sua carriera scolastica tra i 6 i 14 anni. L’equivalente di mezzo anno scolastico! È quindi evidente che il benessere dei bambini dipenda anche dalla loro esperienza di questi spazi “di transizione”. 

Quali vantaggi per le strade scolastiche? 

Colorazione delle strisce pedonali in un incrocio stradale.In primis, le strade scolastiche assicurano meno traffico e meno incidenti stradali, tutelando la sicurezza dei bambini. Gli assembramenti di auto davanti alle scuole sono pericolosi, limitano la visuale, spesso rendono inagibili corsie ciclabili e pedonali. Per non parlare della velocità di percorrenza, spesso non adeguata al contesto. Non sorprendono i numeri dei bambini feriti da auto in Italia, che arrivano fino a 30 al giorno.  

Riappropriandosi dello spazio in sicurezza viene incoraggiata anche la mobilità attiva negli spostamenti casa-scuola. Andare in bici o muoversi a piedi è un gesto di cura verso il pianeta ed è un modo semplice per educare alla sostenibilità sin dalla tenera età. Ma, soprattutto, fare movimento è una componente essenziale per il benessere psico-fisico di tutti. 

Ragazzi seduti su panchine fuori da una scuola. Asfalto colorato.Non dimentichiamoci poi che il settore trasporti contribuisce a un quarto delle emissioni inquinanti in atmosfera. I tassi di inquinamento davanti alle scuole sono molto alti, spesso ben oltre la soglia limite, con ovvie ricadute sulla salute dei bambini. 

Un ultimo fattore da non sottovalutare è il beneficio che deriva da spazi più vivibili per il gioco libero, la socializzazione e l’autonomia. I livelli di autonomia dei bambini italiani per gli spostamenti quotidiani sono tra i più bassi a livello internazionale: quelli che vanno abitualmente a scuola da soli sono solo il 7%, rispetto al 23% degli inglesi e al 47% dei tedeschi. Allenare all’autonomia forma dei futuri cittadini più consapevoli, attenti e indipendenti. 

Idee e soluzioni 

Piazza con colorazione a terra. Modifica della viabilità ha permesso di creare un'isola pedonale, percorsa da persone a piedi e in bici.La regolamentazione del traffico è una risposta efficace che può andare di pari passo con altri interventi, più o meno piccoli, più o meno definitivi. Si possono realizzare isole pedonali, ad esempio, che tutelano chi si muove a piedi. O pensare ad interventi di urbanistica tattica, che rimodellano temporaneamente lo spazio pubblico, sottraendolo alle auto e ai parcheggi in favore di spazi verdi e di aggregazione. Anche una semplice colorazione sull’asfalto può fare la differenza: delimitare o indicare in modo colorato gli spazi dedicati ai pedoni riduce gli incidenti, perché richiama l’attenzione dei guidatori. Un ottimo esempio è l’Asphalt Art Initiative, che da anni coniuga sicurezza stradale e arte pubblica (ne avevamo parlato qui). 

Queste iniziative sono particolarmente di impatto se si inseriscono in operazioni di ripensamento dello spazio più ampie, come l’implementazione di percorsi ciclabili o pedonali nelle città.  

A che punto siamo in Europa? E in Italia? 

Bambini che giocano fuori dalla scuola in libertà, in uno spazio sicuro.Le strade scolastiche sono diffuse ormai da anni in paesi come Danimarca, Svezia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi – che non a caso sono al vertice di tutte le classifiche sulla mobilità sostenibile. Londra ne ha implementate più di 500, Parigi 180 e Barcellona 100. E in Italia? Siamo ancora in una fase sperimentale ma alcuni tentativi sembrano riscuotere successo. A Milano si raddoppia l’impegno grazie ai bandi pubblici, mentre a Roma i tentativi sono ancora sporadici.  La prima città ad applicarle è stata Bolzano, nel lontano 1989, e inizialmente gran parte della cittadinanza si è opposta a questa decisione. Oggi Bolzano è la città italiana in cui i bambini vengono accompagnati a scuola in auto con meno frequenza – e il 60,7% di loro si muove a piedi o in bici. 

La prospettiva di città più sostenibili passa anche per le strade scolastiche. Un modo per i cittadini più giovani (e non) di esercitare il loro diritto a respirare aria pulita, avere spazio di gioco e crescita e muoversi in sicurezza. 

 

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PER APPROFONDIMENTI:

Street for Kids, Clean Cities Campaign

Habitat Scuola, Polimi

Piazze Aperte, bando Comune di Milano

Strade scolastiche blogspot

Strade Scolastiche: il 21 ottobre iniziative in tutta Europa, Bike Italia

Le strade scolastiche e la campagna Streets for kids, Rinnovabili.it