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Rigenerare un quartiere o parte di una città non equivale soltanto a rimettere in funzione qualcosa che non va.

Significa soprattutto ascoltare i cittadini e ridare alla comunità che vive quel territorio identità, gioia e bellezza. L’impiego di materiali sostenibili o di tecniche all’avanguardia è certamente cruciale in un’ottica funzionale dello spazio rigenerato. Ma è nel colore che risiede, invece, la capacità di trasformare un posto in luogo identitario e distintivo. 

Red Ribbon Park

Attraverso la luce poi (sia essa artificiale o naturale)

le superfici colorate cambiano di tonalità e sfumature. Rendendo così quelli che potrebbero essere dei semplici luoghi statici ambienti dinamici e cangianti.

Gli esempi di progetti di rigenerazione urbana, in cui il colore gioca un ruolo fondamentale, sono molti e le modalità in cui vengono realizzati diverse. A volte la componente artistica, ovvero l’urban art fa da protagonista, altre volte sono soluzioni architettoniche creative a rendere identitario e iconico un luogo.

In alcuni dei progetti di rigenerazione urbana, addirittura, il colore è l’elemento progettuale fondante. Tramite un utilizzo strategico delle cromie si è inciso non solo sull’estetica ma anche, in maniera duratura, sul tessuto sociale del luogo.

Red Ribbon Park

Il parco si trova sulle rive del fiume Tanghe, nella periferia di Qinhuangdao, in Cina. Prima della riqualificazione, l’aerea era una discarica abusiva e di difficile accesso.

Red Ribbon Park Nastro RossoInoltre, con l’espansione urbana e lo sviluppo della città, il corso naturale del fiume sarebbe probabilmente stato affiancato da argini di cemento. Il progetto di riqualificazione è stato condotto dagli architetti di Turenscape attraverso quello che si può definire un intervento minimalista. Il progetto, infatti, consiste nella realizzazione di una lunga struttura in fibra d’acciaio, di colore rosso, affiancato da una passerella (da qui il nome Nastro Rosso). Una soluzione dal forte impatto visivo, ma dal minimo impatto ambientale. La vegetazione e la biodiversità del luogo risultano infatti intatte, ed anzi arricchite con la creazione di quattro giardini permanenti. Il vivido colore rosso della struttura si sposa con i colori naturali del verde e del blu dell’acqua. Di giorno, con la luce naturale. Di notte, con un sistema di illuminazione interno alla struttura.

Che risalta sia il lungo nastro che la vegetazione intorno. Ma l’impatto visivo non è l’unico risultato raggiunto da questo progetto. L’area ha infatti un impatto importante anche sulla sfera sociale della comunità della periferia di Qinhuangdao. Il parco del Nastro Rosso è oggi un luogo in cui la gente si ritrova per pescare, fare jogging, socializzare. Un luogo restituito alla comunità che coniuga bellezza, socialità e natura in un contesto di crescente urbanizzazione della città.

 

Villa Rosa, Port-au-Prince

Il quartiere di Villa Rosa, a Port Au Prince, era stato pesantemente colpito dal devastante terremoto del 2010. Molte delle case ricostruite erano rimaste incompiute e con materiali grezzi in vista.Port-au-Prince-Villa Rosa

Il progetto Haiti Painting, promosso dalla NGO Cordaid, ha coinvolto 20 muratori locali nella messa in sicurezza delle facciate. Successivamente, pittori locali hanno ripreso il concetto di design e i colori degli autobus Tap-Tap, diffusissimi ad Haiti, riportandoli sulle facciate delle case. Durante il progetto sono poi stati effettuati lavori di riparazione su scale, spazi pubblici di socialità e muri di contenimento. Il progetto, oltre a mettere in sicurezza gli elementi urbani, ha permesso alla comunità colpita dal terremoto di partecipare attivamente alla ricostruzione del proprio quartiere. Quegli edifici, oggi, mostrano non solo i colori e le forme tipiche della cultura haitiana, ma simboleggiano anche la forza e la resilienza di una comunità che ha saputo, seppur con molte difficolta, rialzarsi dopo il devastante terremoto del 2010.

I colori dell’arte urbana

Favelesa Rio de Janeiro Favelas Painting

Da sempre tripudio di colori e forme, l’arte urbana è stata più volte impiegata come strumento di partecipazione delle comunità e di riqualificazione degli spazi urbani. L’esempio di Favela Painting è emblematico. Il progetto ha portato colore e gioia all’interno di difficili realtà come le favelas di Rio de Janeiro. La comunità locale, oggi, porta avanti il progetto in modo autonomo.

Continuando a migliorare, almeno in parte, lo spazio in cui vivono. Nato da un’idea degli artisti Haas&Hahn (gli stessi contattati da Cordaid nel progetto di Port-au-Prince) Favela Painting si è poi espanso autonomamente e a macchia d’olio in altre realtà urbane. L’obiettivo è sempre lo stesso. Rendere luoghi tristi più gioiosi attraverso l’azione di chi li vive.

 

Colorare le città non è quindi soltanto un’operazione estetica fine a stessa: è un modo per esprimere identità, gioia e condivisione. Per questo, nella progettazione di azioni di rigenerazione urbana i cittadini, i brand e le amministrazioni devono tener conto dell’importanza rappresentata dal colore e delle sue possibili implicazioni.

Per approfondire:

Turenscape – The Red Ribbon Park

Surfaces International –The urban dimension of colour

Katia Gasparini – Il colore e la rigenerazione urbana

Favela Painting

Haiti Painting

Foto: Turenscape, Favela Painting, Haiti Painting