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Collocato all’intersezione tra design, arte e ingegneria, Multiprogram Ship è un progetto comunitario pensato come strumento di emancipazione sociale e concentrato sul rinnovamento dei paesaggi inattivi e non regolamentati delle favelas di Caracas. Si tratta di un intervento di ingegneria urbana partecipata che ruota intorno a un edificio multifunzionale, con l’obiettivo di consolidare una rete di spazi culturali, sportivi e di assistenza come modello nei quartieri popolari.

Il dispositivo è connesso al principale sistema di mobilità della favela, costruendo relazioni con lo spazio pubblico su tre livelli differenti lungo le scale di quartiere. Il primo livello, che dà sulla strada, è concepito per fornire servizi medici e di assistenza; il secondo è una piattaforma progettata per programmi multifunzionali, attività di comunità di quartiere, workshop e spazi culturali; il terzo spazio è ideato per le attività sportive.

Tra gli spazi pubblici e culturali in contesti territoriali complessi anche dal punto di vista morfologico, Multiprogram Ship è un modello ibrido alternativo alla gestione pubblica, basato su operazioni di agopuntura urbana. La riabilitazione fisica e organizzativa di zone sviluppatesi in modo organico e incontrollato parte dalla riprogettazione del terreno ma si sviluppa poi in verticale: gli spazi della nave sono aerei, sospesi mediante sistemi prefabbricati e telai metallici modulari.

L’integrazione di tecnologia e di tradizioni locali in un approccio sostenibile è il risultato diretto del processo partecipato di progettazione, guidato dall’amministrazione comunale affiancata da associazioni culturali e sportive e dal governo nazionale. La comunità locale ha invece interagito attraverso dei consigli di comunità, in un processo di partecipazione flessibile e orizzontale utile a canalizzare le risorse pubbliche. L’architetto che si è occupato del progetto è Alejandro Haiek di Lab Pro Fab.

L’intervento, che coinvolge 600 famiglie, ovvero 3.000 abitanti, è iniziato nel 2009. Oggi l’edificio è funzionante e la rigenerazione continua, con più di 400 case dipinte che producono microeconomie utili a consolidare la struttura sociale. L’opera è riuscita a smussare i confini tra un piano abitativo degli anni ’70 e un fenomeno di crescita informale, articolando attività collettive a beneficio dei cittadini di entrambe le condizioni urbane. 

L’edificio funge da fabbrica di conoscenza migliorando le dinamiche sociali, sostenendo l’appropriazione del suolo urbano attraverso attività culturali e sportive come modelli urbani per la crescita informale. È un ingranaggio sociale per prendere coscienza attraverso piattaforme ibride, flessibili e incrementali.

L’implementazione di soluzioni simili è anche un modo per ripensare la democrazia locale connettendo le persone tra di loro in una rete emergente di coscienza politica. Il progetto è stato infatti anche un’opportunità per comprendere i processi urbani di comunità sviluppati dal basso.

 

 

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PER APPROFONDIMENTI:

Lab Pro Fab website

Clara Ott, Multiprogram Ship, Vertical System of Sports and Cultural Platforms, ArchDaily

urbanNext, Multiprogram Ship: Sport and Cultural Platforms. The Public Machinery

Alejandro Haiek Coll, MULTIPROGRAM SHIP / Sport and Cultural Platforms

Multiprogram Ship press dossier

Alejandro Haiek, Multiprogram Ship, video YouTube

Photos by: Alejandro Haiek / Lab Pro Fab